implantologia elettrosaldata



Implantologia Elettrosaldata

Per parlare di implantologia elettrosaldata bisogna prima entrare nel merito di questa particolare branca dell’odontoiatria, di quali sono i suoi scopi e le sue funzioni, ed infine quali sono le tecniche di cura moderne utilizzate dai dentisti. Solo allora potremmo dire di essere davvero entrati nel vivo dell’argomento, di avere insomma messo a fuoco le finalità e i vantaggi dell’Implantologia Elettrosaldata. Il termine implantologia elettrosaldata possiede in sé rimandi precisi alla meccanica, oltre naturalmente alla scienza implantologica, quindi all’Odontoiatria. In effetti si parla di sinergia tra le tecniche meccaniche di creazione ed utilizzo di apparecchi protesici e gli sviluppi della scienza medica. Questa sinergia è in grado di fornire delle risposte concrete a tutti quei pazienti che soffrono di malattie orali che li portano alla perdita di alcuni elementi dentali o all’edentulismo totale. Tali patologie possono essere di vario tipo, come di vario tipo possono essere le loro cause e degenerazioni. Soprattutto la presenza e l’azione di colonie batteriche all’interno della bocca provocano gravi conseguenze per tutto l’apparato. Su tutto la compromissione gengivale e la creazione di tasche parodontali. Proprio il parodonto, ovvero la totalità degli elementi organici che tengono il dente ancorato alla gengiva, viene attaccato dai batteri, che si nutrono dei rimasugli di cibo incastrati tra un dente e l’altro, provocando a mano a mano la disintegrazione della gengiva stessa e di questi elementi organici. Quando il dente perde l’aderenza naturale all’osso mascellare o mandibolare, il medico non può fare altro che sostituirlo con elementi meccanici, come le protesi o i ponti. Ma come avviene nello specifico un intervento di Implantologia? Inizialmente il dentista crea dei fori all’interno delle ossa del paziente, mediante l’utilizzo del trapano ed aiutandosi con la dima, ovvero una formina in metallo da applicare sul palato, che guida la mano del medico nell’individuazione dei punti precisi su cui applicare i fori. All’interno di questi fori vengono poi inseriti gli impianti, piccoli elementi in titanio di forma conica o a vite, punti di appoggio per le future protesi. Se quest’ultime vengono applicate subito si parla di intervento di Implantologia a carico Immediato; se invece vengono applicate in una seduta successiva allora si parla di Implantologia a carico Differito. La differenza sta nell’attesa di una perfetta osteointegrazione tra gli elementi in titanio e l’organismo, che a volte necessita di un periodo di tempo per “accattare” la sperata biocompatibilità. Una volta inseriti gli impianti dunque, in regime di carico immediato, il dentista applica le protesi nel cavo orale del paziente. Quando gli impianti sono tutti inseriti, dalla gengiva sono ben visibili le emergenze, ovvero la parte di impianto che fuoriesce dall’osso. Con le tecniche di Implantologia Elettrosaldata, il medico unisce tutte queste emergenze con un filo metallico, creando in questo modo una struttura salda, come le impalcature che si vedono sulle facciate dei palazzi in restauro. Tale struttura garantisce una notevole stabilità degli impianti. Dopodiché la protesi può essere montata ed agganciata ad essi, ed il paziente riacquista le normali funzioni fisiologiche compromesse dall’edentulismo, come per esempio il riequilibrio delle forze masticatorie. La cosa che più stupisce di questi interventi, è che ormai sono talmente ben sviluppati da poter essere effettuati a livello ambulatoriale, senza neanche bisogno di ricorrere a tecniche sedative decisamente invasive come per esempio l’anestesia totale. Ciò vuol dire che il malato può risolvere i suoi problemi nel giro di qualche ora e, se in regime di carico immediato, con un unico intervento.

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Cos'è l'implantologia a carico immediato?

La grande novità portata da tecniche chirurgiche come l'implantologia a carico immediato, è inerente ai tempi di intervento, assolutamente inferiori rispetto al passato. Quando parliamo di implantologia a carico immediato ci riferiamo ad una modalità chirurgica di sostituzione dei denti ormai perduti, con l'applicazione di strumenti protesici. Per svolgere questa applicazione, bisogna inserire nelle ossa mandibolari o mascellari del paziente, alcuni piccoli oggetti di metallo, dalla forma conica o a vite, come punti di aggancio della protesi stessa. Questi oggetti in metallo sono chiamati impianti. Essi sono composti dalla parte sommersa e da una “emergenza”, ovvero una parte che spunta dove le protesi vengono ancorate. Ne riviene che il materiale di costruzione degli impianti per un intervento di implantologia a carico immediato, debba possedere qualità biocompatibili. L'organismo infatti, è in grado di far scattare meccanismi difensivi nocivi ai fini dell'intervento, come il fenomeno del rigetto. Si è quindi deciso di utilizzare il titanio per la fabbricazione degli impianti, materiale estremamente biocompatibile ed osteointegrativo. Effettivamente il titanio sembra aver dimezzato i rischi di rigetto. Da queste intuizioni nasce l'implantologia a carico immediato. Essa permette di inserire gli impianti ed applicare le protesi nell'arco di un unico intervento. Prima il medico, tra l'inserimento e l'applicazione doveva necessariamente attendere un periodo di tre – sei mesi, per monitorare le condizione del legame impianto – organismo ed intervenire qualora ce ne fosse il bisogno. Con il carico immediato questo periodo si rende inutile, visto che il rigetto diventa un'ipotesi altamente improbabile. Ecco allora che i pazienti possono trarre grandi vantaggi da una metodologia estremamente rapida e sicura, che permette loro di “tornare a sorridere” in breve tempo.

articolo a cura di Dentisti-Italia.it



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